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Sapevi che esiste un hotel per gatti? Ecco il Cat Suite Hotel

Cat Suite Hotel pensione per gatti

Se hai un gatto sicuramente almeno una volta ti sarai fatto queste domande:
devo partire per qualche giorno, come farò con il gatto? Rinuncio alla vacanza, chiedo aiuto ad amici e parenti, contatto una cat sitter?

Non è mai semplice assentarsi, ma a Milano esiste una soluzione: si chiama Cat Suite Hotel ed è un apprezzatissimo Hotel per gatti gestito da Alessia. Conosciamo meglio la sua storia attraverso questa intervista!

○ Ciao Alessia, partiamo da te. Come e quando nasce la tua passione per i gatti?

La mia passione per i gatti è stata naturale e spontanea. Da piccola vivevo fuori Milano, in una villetta, dove avevamo gatti che però, per decisioni familiari, potevano stare solo all’esterno e io ne soffrivo. Da più grandicella, una volta al liceo e trasferita a Milano, ho trovato Baghi, quella che considero a tutti gli effetti la mia prima vera gatta. Vissuta a stretto contatto casalingo, ho lì davvero capito cosa volesse dire vivere con un gatto. Sono poi seguite altre adozioni finché non mi sono ritrovata “mamma” di 6 mici a frequentare veterinaria, a fare la catsitter e la promoter nei negozi di animali nel tempo libero. È stato tutto così naturale che non so nemmeno dargli una spiegazione razionale. Era semplicemente il mio destino.

Cat Suite Hotel per gatti Milano

○ Hai lasciato l’università per creare il tuo progetto. Ci parli di come è nato Cat Suite Hotel e di quali servizi offre?

Ho conosciuto il Metodo Cat Suite Home®️ nel 2018, mentre ancora studiavo, creato da Mirella Ariata come metodo di accoglienza per gatti in strutture specializzate. Ho iniziato a collaborare con lei, una collaborazione durata un anno e mezzo. Nel 2020 lei ha deciso di lasciare e mi ha affidato il Cat Suite Hotel del quale sono titolare da allora. Ho deciso di dedicarmici anima e corpo, lasciando definitivamente l’università nonostante mi mancassero pochi esami.
Il Cat Suite Hotel è una nuova idea di pensione per gatti. Nessun animale per me dovrebbe stare in gabbia, men che meno i gatti, creature che a tutti gli effetti sono membri della nostra famiglia! Per questo motivo li accolgo in un ambiente a loro misura ma soprattutto liberi di essere loro stessi.

Cat Suite Hotel per gatti Milano Fontanella Eco Myao

○ Ci hai parlato del metodo “Cat Suite Home”. Puoi dirci di più?

È il Metodo di Accoglienza su cui si basa sia il Cat Suite Hotel che tutte le nostre strutture affiliate. Gli ospiti sono accolti in Suite private che permettono il loro ambientamento gradualmente, senza intrusione degli altri gatti, lasciando ad ognuno il suo personale tempo di ambientamento.
Normalmente entro 48h i mici sono pronti ad esplorare anche fuori dalla Suite dove li aspetta la loro vacanza vera e propria.

Cat Suite Hotel pensione per gatti

○ Che tipi di clienti hanno bisogno del vostro servizio?

Abbiamo clienti per ogni genere di esigenza! Prevalentemente si tratta di persone alle prese con le proprie vacanze ma ci capitano anche tanti clienti per esigenze lavorative, traslochi, ristrutturazioni o problematiche di salute.

Gatti Cat Suite Hotel pensione per gatti

○ Ci sono stati momenti difficili nella convivenza tra gatti e se sì come li affrontate?

Ogni gatto è un piccolo mondo a parte quindi è importante approcciarsi in maniera personalizzata al singolo ma sempre considerando che si trova in una situazione di comunità. Ci sono gatti più “facili” e gatti più “difficili”: a seconda della situazione ci comportiamo in maniera differente.
L’Hotel è comunque studiato per rendere la vacanza il più confortevole a tutti: è spazioso, è arredato in modo tale da avere una forte verticalizzazione con percorsi a muro, nicchie, pertugi e posti per tutti! È un territorio neutrale, non abbiamo problema di territorialità ed accogliamo solo mici sterilizzati per evitare di incorrere in nervosismi ormonali.

Fontanella ECO Myao Cat Suite Hotel Milano

○ Hai consigli da dare a chi come te vuole offrire un aiuto concreto ai gatti e ai loro proprietari?

Il mio consiglio principale è sempre quello di mettere il gatto al centro di tutto.
Di capire prima cosa vuole lui, poi viene tutto il resto.

○ Convivere con dei gatti può insegnare tanto, cosa senti di aver imparato in questa esperienza?

I gatti mi hanno insegnato tantissimo. Innanzitutto il valore del tempo e della pazienza. Che non possiamo aspettarci tutto e subito ma che gli obiettivi vanno guadagnati giorno dopo giorno, proprio come la loro fiducia. Non dobbiamo avere fretta, ci sono tempi e modi da rispettare che non sempre dipendono da noi.
E poi sicuramente mi hanno insegnato il valore della selezione, non dobbiamo piacere a tutti… basta piacere al nostro gatto! 😂

Speriamo che questa intervista vi sia piaciuta!
E voi, avete mai avuto bisogno di un servizio come quello del Cat Suite Hotel? Raccontateci le vostre esperienze!

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Romeow: il Cat Bistrot di Roma

Romeo Cat Bistrot Gatto

Prendi un bistrot vegano a Garbatella e aggiungici dei gattini liberi di scodinzolare tra i tavoli: la ricetta del Cat Cafè perfetto esiste e a Roma si chiama Romeow Cat Bistrot.

Ma facciamo un passo indietro:

○ Cos’è un Cat Bistrot?

Il concept prende ispirazione dai “Cat Cafè” nati a Taiwan, per poi diffondersi prepotentemente soprattutto in Giappone. L’idea è semplice ma irresistibile: creare uno spazio in cui relax e buon cibo si fondono con la discreta compagnia di gatti liberi di esplorare e socializzare con i clienti.

A Roma, il Cat Bistrot più famoso si chiama Romeow, fondato da Valentina De Matteis e in questa intervista la conosceremo meglio in 5 domande:

Valentina Romeow

○ Cos’è un Cat Bistrot? Ciao Valentina! Parliamo di Romeow il Cat Bistrot di Roma. Come nasce questa idea? 

Romeow nasce dal mio amore per gli animali e per avvicinare le persone alla cucina vegetale. Io sono vegana da 15 anni e l’idea di aprire un cat cafè è nata proprio dalla voglia di far conoscere questa cucina che spesso spaventa. Con i gatti le persone hanno avuto voglia di provarla, si sono incuriosite.

 

Romeow Cat Bistrot Roma

○ Quanti gatti avete da Romeow e come si comportano con i vostri clienti? 🐈‍⬛

Quando abbiamo inaugurato Romeow abbiamo adottato 6 splendidi gatti da un’associazione di Roma. Adesso i gatti sono cinque, purtroppo proprio Romeo è venuto a mancare due mesi fa e quindi adesso i “romei” come mia piace dire sono 5 visibili e 1 sempre intorno a noi. Con i clienti si comportano in maniera tranquilla: adorano il contatto con le persone, le coccole e amano giocare. Quello che chiedo spesso ai clienti è di fare meno fotografie e più interazioni con il gatto tramite tutti i giochini che trovano all’interno del ristorante che possono essere utilizzati con loro e per loro. Quindi quello che chiedono questi gatti è proprio il gioco.

Romeow Roma Gatti

Avete stabilito delle regole per i clienti per il rispetto dei gattini che ospitate? 🐈

Certo, ci sono ovviamente delle regole per chi viene.  Specialmente ai bambini chiediamo di non correre di non gridare e di non prendere i gatti in braccio. Per i clienti più in generale è importante non fare foto con il flash e soprattutto non toccare il gatto se sta dormendo perché anche una semplice carezza nel momento del sonno per loro può essere di disturbo. Vale poi sempre una regola principale che è quella del rispetto: è importante assecondare i tempi dei gatti che vivono qui dentro perché non sono dei gatti di casa, vedono anche 200 persone al giorno dalla mattina alla sera quindi bisogna avere tutte queste accortezze.

Gatti Romeow Bistrot

Tu sei un’appassionata di animali e questo si rispecchia perfettamente anche nelle scelte di menù di Romeow Cat Bistrot. Puoi raccontarci il tuo pensiero a riguardo? 

Sì come ti raccontavo, io sono animalista: sono vegana per scelta etica da 15 anni e ovviamente il menù di Romeow rispecchia proprio questa scelta di amore nei loro confronti. Da Romeow infatti per coerenza e per amore nei confronti di tutti gli animali non utilizziamo nessun ingrediente di origine animale.

Romeow cucina veg Roma

○ I gattini di Romeow provengono dalla Onlus “La Luna di Formaggio”, un’associazione che si prende cura di gatti e cani. Puoi raccontarci di più su questa realtà? 😻

Sì i gatti di Romeow provengono dalla Onlus “La Luna di Formaggio”. Io sono andata lì quando stavo per aprire il bistrot e questa ragazza che si chiama Nina che è la persona che si occupa con amore di tutti questi animali, mi ha accolta e mi ha presentato questi sei piccoli cuccioli che vivevano là. Fanno un lavoro enorme: credo che oggi la Onlus abbia più di 100 cani e spesso si prendono cura di tantissimi gatti. E’ una realtà che apprezzo tanto e l’unica associazione insieme al Santuario Capra Libera Tutti con la quale collaboro e per la quale faccio delle serate di beneficenza.

Speriamo che questa intervista vi sia piaciuta Gattary! Cosa ne pensate? Conoscete altri Cat Bistrot in Italia?

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Chi è Lo Scultore dei Gatti? 5 domande per conoscerlo

Scultore dei gatti

Se anche tu pensi che ogni gatto sia un’opera d’arte amerai questa intervista.

Parliamo infatti oggi di Andrea Guido, più noto come lo Scultore dei Gatti.

○ Chi è lo Scultore dei Gatti?

Andrea Guido, nato a Lecce il 30 gennaio del 1980, è appassionato d’arte sin da piccolo, l’ha studiata come autodidatta riuscendo col tempo a trasformare la sua passione in un lavoro.

Conosciamolo meglio in questa breve intervista con Myao:

1 ○ Ciao Andrea, come nasce la tua passione per i gatti? 🐈‍⬛

Sin da piccolo ho sempre amato l’arte e gli animali. I gatti in particolare mi hanno sempre affascinato…ricordo con affetto un grande giardino a casa della mia nonna materna in cui trascorrevo molto tempo circondato da una colonia di gatti randagi, credo abbia inciso molto sul mio mondo immaginario.

2 ○ Da quanto tempo realizzi sculture e come nascono le tue statuine a forma di gatto? 🐈

Sono uno scultore da 25 anni circa: ho iniziato per gioco con dei tronchetti di legno, realizzando dei pezzi di scacchi, dopodiché sono passato alla pietra locale e non ho più smesso.
Ogni mia scultura nasce prima sotto forma di idea nella testa, dopodiché diventa un disegno, infine scultura.

3 ○ Parliamo della pietra leccese: puoi raccontarci di più su questo materiale? ❤️

La pietra leccese è un materiale versatile, è compatta e tenera, più simile al legno che al marmo. La grande disponibilità di questo materiale nel mio territorio ha fatto sì che la scegliessi per realizzare le mie sculture.

4 ○ Cosa ti ispira dei gatti nella realizzazione delle tue sculture? 👀

I gatti sono il mio soggetto preferito per svariati motivi: amo le linee morbide e sinuose dei gatti e amo ciò che essi incarnano, mistero, magia, libertà e indipendenza.

Statua a forma di gatto

5 ○ Essere un artigiano in Italia, quali sono i pro e i contro? 🤔

L’Italia è il paese dell’arte, abbiamo più artisti e artigiani di alto livello di qualunque altro paese del mondo. Siamo una categoria che andrebbe sostenuta perché fa parte della nostra storia e ci contraddistingue nel mondo. È bellissimo lavorare con la propria arte, è il sogno di ogni artista, tuttavia non è così semplice, anche se non lo è mai stato in quanto l’arte non è considerato un bene di prima necessità. Ma non cambierei il mio lavoro con nessun altro perché è una priorità della mia anima e credo che lo sia per ogni artista.

Come acquistare le opere dello Scultore dei Gatti?

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Perché ci piacciono i gatti? 10 spiegazioni

Perché ci piacciono i gatti? 10 motivi

Il 17 Febbraio è la Festa del Gatto, una giornata bellissima per chiunque come noi ami questi felini così speciali.

Il gatto è infatti da molti considerato semplicemente irresistibile: un animale speciale, da ammirare, coccolare e rispettare nella sua fiera indipendenza.

Ma perché amiamo così tanto i gatti? Cosa li rende così belli ai nostri occhi umani?

Ecco 10 possibili spiegazioni sul perché ci piacciono i gatti.

1 ○ I gatti sono eleganti 🐈‍⬛

Come si può non rimanere incantati dall’eleganza del gatto? Le loro forme sinuose, il loro atteggiamento apparentemente distaccato e i loro movimenti silenziosi sembrano attirare naturalmente la nostra attenzione.

2 ○ I gatti sono indipendenti 🐈

Spesso questa è la differenza fondamentale nello storico confronto tra cane e gatto ed effettivamente sembra essere proprio così. I gatti infatti, oltre a dormire in media 15 ore al giorno, non richiedono attenzioni costanti e sembrano al contrario godere di un po’ di pace e solitudine.

3 ○ I gatti fanno bene alla nostra salute ❤️

Diversi studi hanno dimostrato come i gatti possano avere un vero e proprio effetto benefico sul nostro corpo. I proprietari di gatti avrebbero infatti il 30% in meno di probabilità di morire di infarto o ictus rispetto a chi non li ha. Altri studi confermano che vivere con un gatto abbasserebbe la pressione e stimolerebbe la produzione di dopamina e serotonina, che ci aiutano a regolare l’umore, ridurre lo stress e, quindi, a migliorare il funzionamento del nostro sistema immunitario.

Perchè ci piacciono i gatti

4 ○ I gatti sono imprevedibili  👀

Secondo la dottoressa Patricia Pendry della Washington State University è proprio l’imprevedibilità del gatto a generare in noi una sorta di “dipendenza”. Le risposte che il gatto ci comunica in maniera imprevedibile ci fanno infatti sentire “speciali”, come se fossimo stati scelti. E così ci ritroviamo ad essere grati ogni volta che il nostro gatto si struscia dolcemente su di noi o ci premia con le sue irresistibili fusa.

5 ○ I gatti migliorano il nostro sonno 😴

Oltre ad essere dei grandi dormiglioni, i gatti sarebbero anche benefici per il nostro sonno. Secondo Elena Angeli, @lapsicologadeigatti, un gatto che si appoggia sul nostro corpo durante il riposo può suscitare infatti l’effetto “coperta pesante”, che ha dimostrato di ridurre la quantità di tempo necessaria per addormentarsi e promuovere cicli di sonno più sani.

6 ○ Il modo di comunicare dei gatti 💬

Sapevate che il gatto ha imparato a miagolare solo per comunicare con noi umani? I gatti adulti tra loro non hanno infatti bisogno di emettere miagolii, lo fanno esclusivamente per creare una comunicazione con noi umani. Le loro fusa poi, i miagolii e quel socchiudere gli occhi lentamente per comunicarci che si sentono al sicuro: sono tutti segnali di una lingua ancora in parte misteriosa ma certamente affascinante e in grado di creare con noi un forte legame emotivo.

7 ○  Anche i gatti amano noi! 🤗

Smentendo alcuni stereotipi che vedrebbero il gatto come un animale distaccato e opportunista, sono tanti i segnali con cui i l gatto ci comunica il suo affetto. Secondo Sabrina Giussani, medico veterinario esperto in comportamento: “I gatti si abbandonano alle coccole sul grembo, strofinano la loro testina su chi amano ed esprimono il loro affetto miagolando. Insomma il gatto comunica in modo diverso da noi, ma ha le stesse manifestazioni emozionali rispetto alla famiglia umana”.

8 ○ I gatti e l’ormone dell’amore 😻

Sono diversi gli studi scientifici che hanno dimostrato come l’atto di accarezzare un gatto facilita negli umani il rilascio dell’ossitocina, il cosiddetto “ormone dell’amore”: è infatti lo stesso ormone che produciamo quando siamo innamorati! 

9 ○ I gatti ci ricordano i bambini 😸

La “neotenia” in zoologia è il mantenimento nell’animale di caratteristiche fisiche tipiche del cucciolo che si perpetuano anche nell’animale adulto. Con i suoi occhi grandi, la testolina rotonda, l’aspetto tenero e lo sguardo dolce il gatto ci piace così tanto perché da un punto di vista evolutivo siamo innatamente portati a rispondere in modo positivo ai tratti infantili. 

Perchè i gatti ci piacciono?

10 ○ Il gatto ci rilassa 🧘‍♀️

Chiunque abbia un gatto sa quanto dopo una giornata stressante semplicemente accarezzare il proprio cucciolo possa essere un’attività molto rilassante. Questo è dovuto al fatto che mentre accarezziamo un gatto, oltre a creare un’interazione positiva con un animale, compiamo un gesto rituale e regolare che ci permette di concentrare in modo rilassante la nostra attenzione sul presente e sul momento.

Cosa ne pensate? Raccontateci perché voi amate i vostri cuccioli.

Noi abbiamo scelto una frase di Charles Dickens: Quale dono è più grande dell’amore di un gatto?”

Buona Festa del Gatto amici gattary ❤️

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Halloween: una zucca a forma di Gatto

Zucca Halloween a forma di gatto

Halloween si avvicina! Il simbolo di Halloween, è risaputo, è la zucca e noi non vedevamo l’ora di provare ad intagliarne una, ovviamente a forma di gatto 🎃😸

Halloween: quali sono le origini di questa festa? 

 “All Hollows Eve” è la notte di tutti gli spiriti e veniva celebrata dai Celti per sancire la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno e festeggiare così l’ultimo raccolto. Tutte le accezioni sataniche sono state inserite scioccamente dopo, ma non hanno niente a che fare con questa festa.

Durante la notte di Halloween, i Celti mettevano un lumino in una rapa cava fuori dalle loro porte per aiutare gli spiriti a ritrovare la strada di casa.
La zucca arrivò solo centinaia di anni più tardi, quando i primi coloni inglesi migrarono in America e non avendo a disposizione rape, le sostituirono appunto con le zucche.

Da qui è nata la tradizione, tutta americana di intagliare le zucche per il 31 di ottobre. Come vi dicevamo eravamo curiosissimi di provare a farlo anche noi e quest’anno ci siamo cimentati. E quale disegno potevamo mai scegliere per iniziare? Un gatto, ovviamente 😻

Come intagliare una zucca a forma di gatto: ecco tutti i passaggi

In breve ecco tutti i passaggi per provare anche voi ad intagliare una zucca per Halloween a forma di gatto:

Step 1: Trovare la zucca 

In questo periodo le trovate un po’ ovunque, anche nei supermercati. Potete scegliere quella che più vi piace basta che scegliate quelle per decorazione e non quelle che si usano per fare i risotti. Inoltre vi consiglio di sceglierla dalla forma abbastanza rotondeggiante e regolare.

Step 2: Scegliere la decorazione

Semplicemente in questa fase dovete decidere cosa disegnare.
Su Internet si trovano facilmente tantissime ispirazioni o anche dei veri e propri stencil per aiutarvi nel disegno. Se poi siete bravi a disegnare a mano (beati voi), beh, questo problema non si pone. Ecco quello che abbiamo scelto noi, trovato su Internet e stampato su un semplice foglio A4.
Stencil a forma di gatto

Step 3: Gli strumenti del mestiere

Vi dovete armare di: un pennarello non indelebile, acetone, un cucchiaio, un coltello a punta.

Step 4: Respiro profondo e via, iniziate!

Come prima cosa dovete togliere il coperchio alla zucca, con una circonferenza intorno al gambo e poi togliere con le mani e ed il cucchiaio i semi e i filamenti contenuti nella zucca.
Intagliare la zucca Halloween

Step 5: Ricalcare il disegno

Armatevi di pennarello, posizionate il disegno che avrete stampato sulla zucca e cominciate a ricalcare il disegno direttamente sulla zucca. Se volete sentitevi liberi di aggiungere qualche dettaglio.

Step 6: Intagliare la zucca di Halloween a forma di gatto

A questo punto inizia il lavoro più difficile ovvero l’intaglio. Con la punta del coltello incidete seguendo la linea del pennarello e poi scavate via via. Infine con l’acetone, rimuovete le rimanenze di pennarello sulla zucca.

Intagliare zucca a forma di gatto
Et voilà!
Noi ce l’abbiamo fatta 😻

E voi che fate non ci provate? Happy Gattoween!

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Le origini del gatto: dall’Antico Egitto in poi

Il gatto ha origini antichissime: basti pensare che esisteva già da 20 milioni di anni quando comparì l’uomo sulla Terra. In questo articolo abbiamo provato a raccogliere tutto quello che sappiamo delle origini del gatto, il nostro animale preferito.

Qual è l’antenato del gatto?

La prima domesticazione del gatto avviene 10 mila anni fa, nelle prime comunità stanziali del neolitico, quando l’uomo diventa agricoltore e smette di essere un raccoglitore nomade.

E’ in quel momento che inizia l’alleanza con il gatto: un’alleanza utilitaristica per entrambi perchè il gatto teneva lontani gli animali che distruggevano i foraggi ed in cambio l’uomo gli forniva cibo.

E’ il Felix Silvestris il progenitore del gatto, il quale nel tempo si è evoluto in diverse sottospecie come il Felix Silvestris Libico e il Felix Sivestris Silvestris.

Ma il Felix Sivestris Libico presentava delle caratteristiche particolari, che lo fecero avvicinare maggiormente agli esseri umani.

Ecco perchè il Felix Silvestris Libico è ufficialmente l’antenato del nostro gatto domestico, così come lo conosciamo noi. Ecco quali caratteristiche lo distinguevano:

😻 Mostrava maggiore confidenza con l’essere umano

🍗 Accettava il cibo e mangiava anche animali morti offerti dall’uomo

🌞 Era meno crepuscolare e capace di stare sveglio diverse ore al giorno

🏃‍♂️ La sua area di fuga era minore rispetto ad altri animali selvatici

🏡 Amava condividere gli spazi con l’uomo

Furono gli Egizi a notare per la prima volta la differenza tra gatto selvatico e gatto domestico e quest’ultimo fu da loro venerato. Successivamente fu portato in tutta Europa attraverso le navi fenicie. Fu così che tutto il mondo cominciò a conoscere questo meraviglioso animale.

Il Gatto nell’Antico Egitto

Probabilmente tutti sanno che i gatti erano considerati animali sacri nell’Antico Egitto: ma pochi sanno che essi venivano chiamati con la parola “Mau” per imitare il loro miagolio.

I gatti furono preziosissimi per la nascita e la conservazione di questa civiltà: essi infatti, cacciando topi, serpenti velenosi e scorpioni, proteggevano il raccolto e le persone.

Alcuni studiosi sostengono che senza la presenza dei gatti la civiltà moderna sarebbe potuta essere molto diversa da quella che oggi noi conosciamo.

Secondo la civiltà egizia inoltre i gatti possedevano poteri magici e guaritori.

Ma non erano visti solo come delle vere e proprie divinità: erano anche molto amati. Amati a tal punto la vita di un gatto era considerata al pari di quella umana.

Per comprendere quanto gli Antichi Egizi considerassero la vita di un gatto al pari di quella umana, lo storico Diodoro Siculo descrisse un evento in cui cittadino uccise un gatto. La reazione della popolazione fu fortissima: una folla inferocita lo catturò e lo uccise a sua volta.

I gatti erano così importanti nella vita di un cittadino dell’Antico Egitto da avere effetti anche nel cerimoniale legato ai lutti: quando un gatto moriva infatti il proprietario dimostrava il proprio dolore rasandosi le sopracciglia, in segno di lutto profondo.

Ma non solo, la pratica della mummificazione non riguardava solo i faraoni ma anche i gatti: mummificare l’animale era un gesto creato nella speranza di donargli la vita eterna.

Un’altra curiosità relativa ai gatti nell’Antico Egitto è che essi venivano sempre raffigurati da seduti e quasi mai mentre dormivano: questo infatti veniva considerato come forma di rispetto nei loro confronti.

Sicuramente poi avrete sentito parlare della Dea Bastet, la gatto con il corpo da donna e la testa da felino che veniva adorata come regina dei gatti ma forse non sapete che gli Egizi credevano anche che il Dio del Sole si trasformasse ogni notte proprio in un Gatto, per combattere i serpenti malvagi.

Infine il primo nome di gatto fu proprio dato ad un micio egizio: siamo nel 1950 Avanti Cristo e il gatto fu chiamato Bouhaki.

Insomma nell’Antico Egitto i gatti venivano realmente venerati come fossero divinità. Questo accadeva tantissimi anni fa ma è opinione comune che i gatti conservino perfetta memoria di tutto ciò e che pretendano da noi la medesima devozione.

Che noi ovviamente siamo felici di dare 😹

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Un ferragosto perfetto per il tuo gatto. Scopri 5 consigli utili.

gatto caldo ferragosto

5 consigli per prepararci per Ferragosto

Ferragosto si avvicina e abbiamo cercato di raccogliere qualche consiglio per aiutare il tuo gatto a sopportare meglio il caldo estivo.

Telegiornali, riviste e articoli online ci martellano sulle famose regole da rispettare in estate e soprattutto su cosa mangiare. Cibi freschi, leggeri ma nutrienti. Tanto frutta e verdura etc etc. Ma le regole dell’estate per i nostri gatti? Esistono? Diciamo di sì, ecco le principali che potresti seguire per aiutare il tuo micio.

1 ○ Preferire l’umido 💦

In questo particolare periodo dell’anno è bene preferire le scatolette ai croccantini. Se è pur vero che le scatolette una volta aperte tendono a prendere cattivi odori e a non piacere più, è comunque meglio adottare questa tipologia di dieta in quanto garantisce un miglior apporto di liquidi alla dieta del gatto. Forse un po’ più di cibo andrò sprecato, ma si possono adottare alcune strategie. Ad esempio quando aprite la scatoletta ricopritela con una pellicola trasparente e conservatela in frigo. Ricordatevi poi di toglierla dal frigo qualche minuto prima della seconda razione.

2 ○ Il gatto mangia meno? Niente panico ⚠️

Nei mesi estivi potreste notare che il vostro gatto mangia un po’ meno del solito. Non c’è da preoccuparsi, è l’effetto del caldo. Provate a proporgli il cibo durante i momenti più freschi della giornata, magari la sera, quando le temperature sono un po’ più miti.

3 ○ Spazzola di più il tuo gatto 🪮

in estate i gatti tendono a leccarsi di più e inghiottiscono molto pelo. Per questo possono avere problemi di vomito. Cerca in questo periodo di spazzolare il tuo gatto il più possibile per rimuovere il pelo superficiale.

4 ○ Frutta e verdura per i gatti? 🍎

Per noi umani mangiare frutta e verdura nei mesi più caldi è praticamente una regola base, ma non dobbiamo pensare che debba essere così anche per i nostri gatti! Diciamo che l’alimentazione del gatto non deve essere troppo variata e tenete sempre a mente che il cibo che compriamo è il migliore perché già correttamente bilanciato per tutti i loro fabbisogni.

5 ○ I gatti possono mangiare il gelato? 🍦

I gatti ne andrebbero pazzi. Buono, rinfrescante, goloso. In realtà il gelato non è un cibo per i nostri felini preferiti e non gli andrebbe dato in quanto i gatti sono intolleranti al lattosio. Potreste però provare a proporgli quello di soia.

E questo è tutto. Vuoi conoscere altri consigli per aiutare il tuo gatto a vivere al meglio le alte temperature estive? Leggi anche il nostro articolo con altre tecniche da adottare nei mesi più caldi.

A presto Gattary e buon ferragosto dal team di MYAO

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Giocare con il gatto. Ecco come farlo

Giocare con il gatto: le diverse tipologie di gioco

Partiamo da una premessa : il gioco è un’attività fondamentale per i gatti, a tutte le età.

Ma non tutti i giochi sono uguali. Presentano caratteristiche diverse e hanno effetti diversi sui gatti. Saper giocare con i gatti è importante! Vediamo di capire insieme le diverse tipologie di gioco, in modo da riconoscerli, stimolarli e a padroneggiarli al meglio

🐈 Il gioco sociale

E’ il gioco tipico dell’età giovanile quando i gatti sono ancora cuccioli. E’ il gioco che i gattini fanno con i propri simili e con la madre per imparare l’arte predatoria e le tecniche di difesa e attacco.

Tra gatti adulti è molto più raro e quando accade è molto difficoltoso comprendere dove inizia il gioco e dove la lite vera e propria (i famosi combattimenti tra gatti).

🧶 Il gioco predatorio

E’ il gioco che mima tutte le attività di predazione che il gatto farebbe in natura se dovesse procurarsi il cibo in modo autonomo.

Il gatto è naturalmente attratto da tutto ciò che si muove e che può rincorrere ed afferrare. Per stimolare questo tipo di gioco dunque è possibile utilizzare le cannette da pesca,  giochini con finte prede e palline.

E’ bene tenere presente che questo è un tipo di gioco eccitatorio: serve dunque a stimolare il gatto e a renderlo più attivo.

😼 Il gioco cognitivo 

Sono quei giochi che permettono al gatto di sviluppare la sua attivazione mentale e pensare ai dei piccoli problemi da risolvere.

Il gatto infatti per natura è un enigmista: ama e passa molto del suo tempo a trovare soluzioni a problemi quotidiani. Ce ne sono tantissimi in commercio e molti sfruttano, come premio finale, dei bocconcini di cibo. Ma è possibile anche costruirli in casa, sfruttando ad esempio una scatola chiusa con dei fori in superficie. Se ci nascondiamo del cibo all’interno il gatto si ingegnerà su come prenderlo.

Questa tipologia di gioco favorisce nel gatto uno stato di calma e appagamento.

😸 Il gioco esplorativo

E’ fondamentale per il gatto per favorire nuovo esperienze: e non si parla di esplorazione solo visiva ma anche tattile e olfattiva.

In pratica il gioco esplorativo si esplica permettendo al gatto di essere presente in tutte le attività che compiamo dentro casa (cucinare, mangiare, rifare il letto, stirare). Vivere il gatto significa anche questo: farlo partecipe il più possibile della nostra vita.

Possiamo anche favorire il gioco esplorativo portando delle piccole novità in casa (non così grosse da sconvolgere l’ambiente ma tali da creare interesse).

Facciamo esplorare olfattivamente e visivamente le buste della spesa quando rientriamo a casa, quando ci arriva un pacco lasciamo la scatole di cartone a disposizione del gatto, prendiamo dei ciuffi di erbe aromatiche che raccogliamo fuori e facciamogliele annusare quando rientriamo…questi ovviamente sono solo alcuni esempi, ma le occasioni possono essere tantissime e sta a noi coglierle e crearne di nuove.

Fa parte dell’esplorazione visiva anche dare la possibilità al gatto di guardare fuori attraverso le finestre, attraverso ripiani, amache per gatti o tiragraffi a più piani posizionati  in modo che il micio possa vedere all’esterno.

😾 Il gioco performativo

L’ho lasciato per ultimo e come capirete non lo amo molto. In pratica consiste nell’insegnare al gatto a fare delle azioni (come ad esempio l’agility per il cane, che però è un animale molto diverso). Attenzione però! Non tutti i gatti amano e sono predisposti a questo tipo di gioco e la finalità deve sempre essere il divertimento condiviso e non la performance stessa nè la ridicolizzazione del gatto.

Ripeto spessissimo che il gioco è un’attività fondamentale per il benessere del gatto a tutte le età.

🙀 “Il mio gatto non gioca”. L’hai pensato anche tu?

Molto spesso mi viene detto: “io ci provo, ma il mio gatto non gioca”.

Mmhh. Sicuro che sia cosi?

In realtà OGNI GATTO GIOCA, dobbiamo solo scoprire “come”. A questo proposito, facciamo delle riflessioni insieme.

  • La convinzione che al nostro gatto non interessi giocare deriva molto spesso dal fatto che abbiamo provato a fare un’attività ludica (lancio della pallina, canna da pesca) e lui non ha mostrato interesse. Ci siamo dunque convinti che a lui non interessi il gioco nella sua totalità. In realtà il nostro gatto ci ha fatto semplicemente capire che non gli piace UNA tipologia di gioco (nello specifico quella che gli abbiamo mostrato). Ma abbiamo provato a sperimentare con lui altri giochi? o ancora: abbiamo provato a giocare in maniera diversa?
  • La prima cosa da fare, sempre, infatti è mettersi ad osservare il proprio gatto per capire cosa gli piace. Non tutti i gatti giocano allo stesso modo e non a tutti i gatti piacciono gli stessi giochi! Ci saranno gatti che amano i giochi più fisici e performativi (correre, saltare) altri invece che si divertiranno ad osservare per ore una falena che si muove. Al vostro arco dovete avere più frecce, ed usarle tutte. Proponetegli varie forme di gioco e guardate quale lo stimola maggiormente.
  • Attenzione anche ai falsi miti e ai pre-concetti sul gioco. Molte persone affermano che il loro gatto non giochi semplicemente perché non lo vedono correre come un pazzo per tutta la casa. Ma il gioco per il gatto non è solo performance. Ricordatevi che il gatto gioca anche quando resta immobile ad osservare una finta preda che si muove sotto il tappeto…
  • Infine ricordiamoci sempre che il gioco è un’attività dedicata. Che significa? Che occorre essere presenti nell’attività che stiamo facendo insieme al nostro gatto. Dobbiamo esserne coinvolti e divertirci noi stessi. Niente giochi distratti mentre stiamo parlando al telefono. Niente giochi fatti solo “per dovere”…

Speriamo che questi consigli su come giocare con il vostro gatto siano utili! A presto gattari ❤️

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Come avrai capito, ogni gatto è diverso. Sta a noi trovare la modalità di gioco che preferisce. Eccoti una selezione di prodotti in vendita su Myao.it che potrà aiutarti ❤️

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I gatti soffrono il caldo? Sì, 9 consigli

Gatto soffre caldo

Tutti i gatti soffrono il caldo e possono prendere un colpo di calore ma i veterinari raccomandano di porre particolare attenzione ai gatti anziani e a quelli in sovrappeso, in quanto queste due categorie tenderanno a soffrire maggiormente le alte temperature.

Ecco alcuni consigli utili su come aiutare il tuo gatto ad affrontare le temperature estive dei prossimi giorni ed evitare che il caldo eccessivo possa arrecargli malessere e spossatezza.

1 ○ Regola correttamente il condizionatore💧

Qui la regola base è non esagerare: non esporre mai il gatto a un getto diretto e impostare il condizionatore su una giusta potenza, facendo attenziona a non scendere mai sotto i 21 gradi: per mia esperienza se hai un gatto in casa, la funzione deumidificatore è la più efficace. In generale ricorda che i gatti soffrono tantissimo gli sbalzi di temperatura (ad esempio da una stanza ad un’altra o anche semplicemente da un luogo meno refrigerato ad un’altro).

2 ○ Posiziona correttamente i ventilatori 💨

La prima cosa da fare è osservare il tuo gatto per capire dove preferisce mettersi in casa. Posiziona quindi i ventilatori in modo che possano areare la stanza ma senza essere troppo vicini ai punti preferiti del tuo gatto. Anche in questo caso attenzione ai getti diretti, possono indurre patologie da raffreddamento e irritazioni agli occhi. Controlla sempre che gli apparecchi siano in sicurezza e che i gatti non possano ferirsi con le pale rotanti.

3 ○ Predisponi più fonti d’acqua in casa 💦

Per un gatto è importante avere accesso a diverse fonti di acqua in casa. Predisponi più ciotole dell’acqua in zone diverse della casa, per incoraggiarlo a bere e aiutarlo nella sua idratazione. Prova se vuoi ad aggiungere un cubetto di ghiaccio nella ciotola dell’acqua.

4 ○ Controlla che l’acqua sia sempre disponibile 👀

Assicurati che ci sia sempre acqua disponibile nelle ciotole o nella fontanella per il gatto e ricordati che in estate l’acqua evapora più velocemente con il calore. Per questo ti consigliamo fontanelle trasparenti, così da poter sempre controllare il livello di acqua presente all’interno.

5 ○ Non occupare i punti più freschi di casa 🐈

E’ importante che il gatto possa liberamente avere accesso ai punti più freschi della tua casa. Cerca di non occuparli e di non creare ostacoli al tuo felino.

6 ○ Lascialo ristorare sulle superfici più fredde 😻

Lascia che il gatto possa comodamente sdraiarsi su pavimenti piastrellati, vasche e piatti doccia in modo da trovare un po’ di ristoro e abbassare la sua temperatura corporea.

7 ○ Trova il momento giusto per giocare 🧶

Il gioco è un momento importante nella vita di un gatto ma, viste le alte temperature estive, ti consigliamo di prediligere le sessioni di gioco la mattina presto e la sera quando fa più fresco.

8 ○ Spazzolalo per rimuovere il pelo in eccesso 🐱

Se il tuo piccolo felino lo gradisce, spazzolarlo una volta al giorno può essere un gesto molto utile. Spazzolare quotidianamente il gatto, sia a pelo lungo sia a pelo corto, lo aiuta a rimuovere il pelo in eccesso che trattiene il calore corporeo. Infatti il pelo infeltrito intrappola il caldo e la temperatura “percepita” dal vostro gatto sarà ancora superiore a quella dell’atmosfera.

9 ○ Presta attenzione ai sintomi del colpo di calore 😿

Durante il periodo estivo cerca di osservare il comportamento del tuo gatto facendo molta attenzione ad eventuali sintomi del colpo di calore: al primo segnale contatta subito il tuo veterinario di fiducia. La tua velocità di azione può salvargli la vita.

Quali sono i sintomi del colpo di calore nel gatto?

  • Il gatto respira a bocca aperta, ansimando.
  • Salivazione eccessiva
  • Aumento della temperatura corporea (potete constatarlo toccandogli le orecchie o anche il manto).
  • Episodi di vomito
  • Tremore muscolare
  • Difficoltà a respirare
  • Apatia e immobilità

Cosa fare se ci si accorge che un gatto sta avendo un colpo di calore:

  • Spostare subito il gatto in una zona ombreggiata o ventilata.
  • Mettergli a disposizione una ciotola di acqua fresca (non fredda).
  • Bagnarlo con un panno umido avendo premura di rinfrescare le zone della testa, del collo, delle ascelle e dell’inguine (zone che tendono ad abbassare più velocemente la temperatura corporea). Il panno deve essere fresco ma non freddo altrimenti è possibile uno shock termico.
  • Contattare subito un veterinario.

Speriamo che questi consigli vi siano utili, buona estate Gattari 😻

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La Fontanella ECO è una fontanella d’acqua per gatti senza correntesenza rumore. Non necessita di corrente e fili, puoi quindi posizionarla strategicamente nei luoghi più freschi della casa, o spostarla comodamente durante il giorno!